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147. Francesco Sforza al luogotenente di Alessandria 1450 agosto 20 Lodi

Francesco Sforza stabilisce la misura di strame e biade che le comunità dell'alessandrino devono passare mensilmente alle genti d'arme oltre agli alloggiamenti.

Locuntenenti Alexandrie.
Dilecte noster, le comunità et homini de quelle parte se gravano che per le zente d'arme in quelle parte lozate voleno essere astreti a dargli del vino et del'altre cose, che è contra la mente nostra, perché, como sapiti, ordinasemo che alla zente d'arme fosseno dato solamente stara doa de grano alla mesura milanese ogni mese per boca viva. Fo ben dicto che alli fanti a pede fosse dato qualche poco de vino, perché non gli podevamo provedere del dinaro, ma a loro non basta un poco de vino, che ne vorriano una brenta. Pertanto, aciò sapiate la mente nostra, dicimo così: che alle dicte zente non faciati dare cosa alcuna se non lozamento, strame et biave in la forma dicta de sopra. Et provedeti in modo che le dicte comunitate et homini non habiano iusta casone de lamentarse. Laude, die xx augusti 1450.
Cichus.