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150. Francesco Sforza ad Antonio da Trezzo 1450 agosto 21 Lodi

Francesco Sforza, cui il comune di Cotignola ha scritto perché viene vessato a causa del terreno di Barbiano, per il quale si vuole tassarlo, ordina ad Antonio da Trezzo di portare la vertenza davanti a Borso d'Este.

Antonio de Tricio.
Dilecte noster, per le incluse littere vederai et intenderai de quanto se gravano li nostri comuni et homini de Cotignola per gli sconci et disturbii gli sino dati per lo terreno de Barbiano. Et desiderando nuy occorrere ad li loro danni, volimo che tu te trovi cum lo illustre signor marchese et lo preghi per nostra parte voglia provedere opportunamente che essi nostri homini non siano molestati nì agravati ad contribuire ad graveza alcuna per el terreno de Barbiano, che saria contra el dovere, et insta cum omni cura, studio et dilligencia, che la excellencia del marchese gli proveda totalmente che li homini nostri non habiano più cagione de gravarse de ciò et sopratuto procura cum omni instancia che le cavale et bovi tolti alli nostri siano restituiti. Laude, die xxi augusti 1450.
Cichus (a).


(a) Alla lettera è allegata la missiva n. 151.