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1546. Francesco Sforza ad Alessandro Sforza 1451 gennaio 28 Lodi

Francesco Sforza si compiace con il fratello Alessandro per il ritorno dei fanti, che, spera, facciano minori danni di quelli causati in quel di Lucca. Informa, inoltre, il fratello di aver incaricato Gentile per trovare alloggiamenti presso quelli di Correggio.

[ 381v] Domino Alexandro Sfortie.
Per una toa de dì xxv del presente remanemo havisati de quello ne scrivi della madonna de Piombino et como quelli nostri fanti retornano de qua, al che non accade farte altra resposta, ma che ne piace ch'essi fanti retornano. Ben ti ricordiamo che provedi per ogni modo ch'essi fanti non commetano in la via simili desordini et manchamenti como hanno facto in quello de Luchesi, et cetera, perché tropo ne recreseria. Al facto che tu non habi trovato essere posta provisione alcuna in quelli logiamenti dicemo che mo' novamente per nostre littere scrivimo a Gentile che vada a trovare quelli da Correzo caricandoli che togliano la loro parte de quelle gente, el che siamo certissimi lo farano de bona voglia, perché cossì ne hanno mandati a proferire. Il perché volimo che anchora tu, prima che te parte da lì, vedi de mettergli provisione nel modo como saperay fare, al che la cosa non remangha in tanta confusione et che quelli che sonno troppo gravati sianno desgravati. Laude, xxviii ianuarii 1451.
Cichus.