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1661. Francesco Sforza a Filippo Spinola 1451 aprile 28 Milano

Francesco Sforza rimprovera a Filippo Spinola i furti e gli arresti di quanti fanno il «camino della Preda». Se ancora sentirà di tali fatti, lo minaccia di farlo rimanere «tristo et dolente».

Filippo Spinule.
Oltra quello che per altre nostre te havemo novamente scripto, non senza grande admiratione sentemo continuamente che pur persevere in far robare et prender quilli passano per quello camino dela Preda, non restituendo le cose robate, nì facendole restituire, nì relaxando li presoni; donde oltra molti inconveniente se seguano, nuy ne supportemo inextimabile detrimento alle nostre intrate et in spetialità alle nostre gabelle del sale per molti multateri quali sonno robati et prexi. Il perché aciò tu intendi quanto questa cosa n'è molestissima fin al'anima, te dicimo cussì che se ne sentirimo più uno minimo rimore de simel cosa o che tu non haby subito relaxati tucti quilli [ 450r] hay in presone et restituite tutte le cose robate, nui immediate usarimo contra ti tal rimedio che ne remanerai tristo et dolente et voristi non haver may voluto quello castello. Et questo volimo tenghi per certo, non aspectando più da nuy altra munitione. Data Mediolani, xxviii aprilis 1451.
Cichus.