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1754. Francesco Sforza al luogotenente, al podestà e al referendario di Alessandria 1451 maggio 29 Milano

Francesco Sforza risponde al luogotenente, podestà e referendario di Alessandria che, in merito alla richiesta di abolizione delle esenzioni, si osservino i capitoli con lui concordati, capitoli ancora richiamati per l'abolizione della gabella dei guadi e di un'altra taglia viscontea.

[ 469r] Locumtenenti, potestati ac referendario Alexandrie.
Ne ha facto richiedere la nostra comunità de Alexandria che per rendere li carichi occorenti più suportabili et equali, vogliamo ordinare che veruno non sia exempto et sia chi se voglia in la nostra cità de Alexandria. Ala quale richiesta, volendo condescendere quanto la honestà richiede senza iniuria de veruno, volimo et te committimo che circha questo faciati observare el tenore et substantia deli capituli havemo concessi ad essa comunità quali parlano de ciò. Ceterum dicono per alchuni volerse rescotere una gabelletta de gualdi già imposta fina al tempo del duca passato et un'altra taglia pure imposta al dicto tempo volerse rescotere per uno Stefanono da Vimerchato. Il perché richiedono sia inhibita et revocata tale exactione, nos autem, desiderosi compiacere ad essa nostra comunità cum ragione et senza iniuria de veruno, volimo che faciati observare penitus li capituli quali havimo concessi ad essa comunità et tenore d'essi, quali parlano de questa materia. Et hoc modo niuno haverà iusta cagione de querella. Mediolani, xxviiii maii 1451.
Cichus.