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190. Francesco Sforza ad Antonio Porro 1450 agosto 26 Lodi

Francesco Sforza, informato che la gente di Bellano e Varenna trasporta viveri e altro eludendo il pagamento dei dazi, ordina ad Antonio Porro, capitano del lago di Como, di perseguire con i suoi uomini a bellano, varenna e altrove chi viola gli ordini e i decreti.

Capitano lacus Cumarum (1).
Dilecte noster, habiamo intiso cum grande displicencia dali nostri Maystri de intrate et referendario nostro de Como (2) per frequentate lamente a loro facti per li dacieri nostri da Como, che li homini da Bellano et da Varena conduceno et fanno conduere de molte biave, bestiame, formagio, coramo, brase et altre merchadancie senza el debito pagamento deli dacii nostri, qual cosa molto ne dispiace et cede in grandissimo damno nostro. Et deliberati non volere simile cose patire per modo alcuno, volimo et strectamente te comandiamo, per quanto t'è caro la gratia nostra, che tu transcorre la tua fameglia et corrabiese per tuto quello laco così verso quelle terre de Bellano et da Varena quam etiam altrove, puniendo li malfactori secondo la forma deli decreti et ordeni deli dacii nostri et del tuto ne avisaray de dì in dì. Però, non se contenendo essi homini da simile errore, li provedaremo in modo restarano malcontenti et transirà in exemplo ad altri. Laude, die xxvi augusti 1450.
Iohannes.


(1) Identificato come Antonio Porro (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 253).
(2) Identificato come Donato Vincemali (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 241).