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196. Francesco Sforza al referendario di Pavia e a Gracino da Pescarolo 1450 agosto 26 Lodi

Francesco Sforza ordina che i fratelli Guarguagli consegnino alla chiesa di san guiniforto i beni acquistati per la sua dote.

[ 111r] Referendario Papie (1) et Gracino de Piscarolo.
Desiderosi dela salute et conservacione di beni ecclesiastici, deliberamo et volemo che haviti da vuy Aluyse et li fratelli delli Guarguagli, habitatori et citadini de quella nostra cità, vediati de indurgli ad fare per publico instrumento de mane del nostro notaro lì la vendita di beni acquistati per la dote dela chiesia de San Guiniforto, considerato che la bona memoria dell'illustre signore quondam duca passato ordinò che li dicti beni fossaro assignati alla dicta giesia et che essi beni stano meglio presso la dicta giesia che presso loro fratelli. Volemo astrenzi li dicti fratelli, successori et heredi de quello era preyto in la dicta giesia a consignare ad essa in presencia del prevosto et deli vicini circumstanti tuti li beni et patrimonio dela chiesia predicta. Et in questo non intervenga excepcione alcuna. Laude, die xxvi augusti 1450.
Cichus.


(1) Non identificato (la carica è segnalata da SANTORO, Gli uffici, p. 319, con inizio 1451 gennaio 1).