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203. Francesco Sforza al comune e alla comunità di Melzo 1450 agosto 27 Lodi

Francesco Sforza chiede in prestito del frumento per i soldati di stanza nei pressi di Melzo.

Comuni et hominibus Melcii.
Dilecti nostri, per li affani et rencresimenti haveti havuti per lo passato ne rencresce ad darvi più desconzo alcuno, ma pur la necessità hanno quilli nostri soldati sonno lì ne strenze a darvi ancora alquanto più desconzo, del che ve dicemo et volemo che diati ad atrovare tra vuy tanto frumento che ad quelli nostri soldati sonno lì diati per boca stara doy al mese. Et ad questo non die essere exempto nisuno, perché intendemo rendervi el dicto frumento o pagarvello per modo sareti satisfacti, che nostra intencione è che dicto fromento ce lo prestiati et così ne tegneati ben conto, che ve farimo bono lo dicto formento. Et questo non chiedemo per via de taxa, ma imprestanza. Siché vogliati per omni modo provedere come è dicto alli dicti soldati, che, quantuncha ve sia alquanto disconzo, non lo perderete, che ve li renderemo o pagarimo. Et questo facti senza excepcione et repplicacione alcuna, perché non possemo fare de mancho che non vi diamo questa poca graveza al presente, et questo non intendemo sia preiudicio ad nisuno exempti nì ad altri, perchè, como havimo dicto, intendemo de renderlo. Laude, die xxvii augusti 1450.
Cichus.