Registro n. 2 precedente | 23 di 1791 | successivo

23. Francesco Sforza ai Maestri delle entrate 1450 novembre 1 Milano

Francesco Sforza ordina che vengano dati 300 ducati d'oro al fratello Alessandro per l'impresa in Toscana.

[ 8v] Magistris intratarum.
Perché mandiamo al presente Alixandro, nostro fratello, verso la Thoschana ad alcuna impresa quale nuy gli havemo commiso, et pertanto volimo che gli fatiati dare o a Pavia o dove vi parirà meglio trecento ducati d'oro, cioè 300, facendovi fare le debite bollette et scripture sopra ciò espedienti et necessarie et mettendoli per dinari consumati. Item, faritigli vinti, cioè xx, cellate, xx para de guanti et vinti gorgellini. Ceterum volimo che de quilli milleducento ducati, cioè 1200, quali ne restamo a Piasenza per l'anno presente non gli debiati assignare ad alcuna persona, perché nuy gli havimo assegnati et ordinati a chi volimo siano dati. El spazamento predicto de Alixandro, subito ricevuta questa, daritelo a ser Michele, suo canzellero. Mediolani, primo novembris 1450.
Franciscus Sfortia Vicecomes manu propria subscripsit.
Cichus.