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242. Francesco Sforza al podestà di Pellegrino Parmense 1450 settembre 2 Lodi

Francesco Sforza comunica al podestà di Pellegrino Parmense quanto da lui concesso al marchese Pietro Pallavicini da Scipione.

Potestati Pellegrini (1).
Dilecte noster, nuy havemo concesso al magnifico Petro de Sipiono (2), per usare liberalità verso luy, la rocha de Spechio, lo mollino de Seravalle et la vigna de Contilli, deli quali gli farimo fare opportuni privilegii. Pertanto volimo che, subito avuta questa, senza alcuna contradictione mettati alla possessione della dicta rocha et pertinencie, così della dicta villa et molino, lo prefato magnifico Pedro da Sipione et suoi figlioli. Et non manchi, perché così è la intencione nostra. Data ut supra.
Cichus.


(1) Non identificato (la carica è segnalata da SANTORO, Gli uffici, p. 481, dal 1450 novembre 1 con Laciosio da Forlì).
(2) Si tratta di Pietro Pallavicini da Scipione.