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268. Francesco Sforza ai consoli, al comune e alla comunità di Romanengo 1450 settembre 6 Milano

Francesco Sforza comunica ai consoli, comune e comunità di Romanengo di aver disposto l'invio delle biade richieste per la semina e per il vitto e li ammonisce a non mercanteggiare la merce.

[ 125v] Consulibus et comuni et hominibus Romenenghi.
Dilecti nostri, havemo inteso quanto ne scriveti dela necessità vostra de biave cossì per seminare come etiandio del vivere, et deliberandoce soccorere alli bisogni vostri siamo contenti et cossì scrivemo ad Angelo Lombardo, nostro capitano del diveto, che vi conceda licentia oportuna per la necessità vostra, ma ben ve admonimo che vogliati essere contenti de havere licentia de quello tanto vi bisognarà et non farne mercantia, perché presentendo nuy che fidesse menato altroe contra gli ordini nostri ve darissemo intendere cum effectu che farissevo male. Mediolani, die vi septembris 1450.
Cichus.