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285. Francesco Sforza a Sagramoro Visconti 1450 settembre 9 Milano

Francesco Sforza ordina a Sagramoro Visconti di impedire ai suoi uomini di recar danno alla corte dei Cavalcabovi in possesso del conte Antonio Crivelli.

Domino Sacramoro Vicecomiti et ceteris armigeris alogiatis in Castroleone.
Dilecti nostri, se miravigliamo grandemente che, non obstante le nostre littere quale altra volta ve scripsemo, de novo incontento nostro sentiamo damnificati la possessione dela corte dicta de Cavalcabovi, quale havemo concessa al spectabile conte Antonio de Crivelli, in tagliarli l'erbe li megli e cogliere le ughe. Pertanto, havendo noi de questo summa displicentia, iterum vi dicemo et commandiamo che per l'avenire non presumate inferire più alcuno damno né novitate alli fructi d'essa possessione, altramente si ne haviremo più lamenta li faremo tale provisione che restarite malcontenti havere spregiate nostre lettere. Mediolani, die viiii septembris 1450.
Cichus.