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307. Francesco Sforza a Filippo Calandrini 1450 settembre 9 Milano

Francesco Sforza chiede a Filippo Calandrini, cardinale di Bologna, di rilasciare una confessione liberatoria a favore dei fratelli Landriani, relativa al beneficio di Campomorto.

Reverendissimo domino cardinali Bononie (1).
La signoria vostra debbe havere inteso per quello ha mandato in questa parte per togliere la possessione de Campomorto, como Antonio de Landriano, nostro conductero, ha et consignato al predicto messo la possessione del dicto beneficio, et cetera, el qual meso ha facto al predicto Antonio et fratelli confesione et liberacione de omni cosa pervenuta ale mane loro. Pregamo la signoria vostra li piaza, sì per respecto de havere boni vicini li dicti fratelli, sì anche per compiacere a quelli, far de novo un'altra confesione et liberacione de tuto quanto fose pervenuto ale mane deli predicti fratelli, cioè misser Francesco, Antonio, Andrea, Giorgio et quondam Galeoto da Landriano, così in vita del priore suo fratello, como doppo la morte sua, di beni mobili, fructi, ficti o altro che fose del predicto priore et del predicto beneficio. Data Mediolani, viiii septembris 1450.
Cichus.


(1) Si tratta del cardinale Filippo Calandrini (cfr. GAMS, Series episcoporum, p. 676).