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313. Francesco Sforza a Tommaso Tebaldi da Bologna e Bartolomeo Porro 1450 settembre 11 Milano

Francesco Sforza ordina che a fra Paolo Lampugnani vengano pagate le spese da lui sostenute per l'ospedale di San Lazzaro di Como.

Commissario (1) et potestati Cumarum (2).
Fra Polo da Lampugnano ne ha rechiesto che poi nuy restassemo contenti ch'el non havesse l'hospitale de San Lazaro de quella nostra città, quale haveamo dato, almancho vogliamo provedere che gli siano pagate le spese facte per luy circa el facto del dicto hospitale, è vero, como sapete, che noi concessemo el dicto hospitale ad esso fra Polo, perché la fede et devotione sua verso de noi lo meritava, ma vedendo che quelli nostri cittadini non si ne contentavano, la revocassemo. Pertanto dicemo cossì che, parendone honesto ch'el dicto fra Polo habbia le dicte spese facte per luy, providati che le habbia ad ciò ch'el si ne possa adiutare in la liberatione dela infermità sua, et l'haviremo gratissimo. Mediolani, xi septembris 1450.
Cichus.


(1) Identificato come Tommaso Tebaldi da Bologna (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 241).
(2) Identificato come Bartolomeo Porro (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 238).