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326. Francesco Sforza alla comunità di Castell'Arquato 1450 settembre 12 Milano

Francesco Sforza comunica d'aver scritto al suo famiglio Lorenzo da Orvieto perché si porti a Castell'Arquato per far cessare i furti di uva e frutti fatti da gente d'arme.

Comunitati et hominibus Castriarquati.
Essendo nui avissati che per le zente d'arme del signore misser Carolo (1) et de misser Gasparo dal Piglio ve sono continuamente facte infinite robarie in le uge et in li altri fructi vostri, se ne siamo retrovati de mala voglia, perché havemo caro el bene vostro como el nostro proprio et per questo havemo scripto a Lorenzo de Orvieto, nostro fameglio in Firenzola, che venga a quella terra et faza ogni reparo et provisione expediente, acioché le dicte robarie cessano et le ughe non siano tolte. Et così credemo farano, siché anche vuy lo vogliati solicitare. Mediolani, xii septembris 1450.
Iohannes.


(1) Si tratta di Carlo Gonzaga.