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331. Francesco Sforza a Nicolò Giorgi 1450 settembre 12 Milano

Francesco Sforza, d'accordo con Nicolò Giorgi, podestà di Lodi, ordina che siano rimessi in libertà Antonio Maggi e un altro detenuto.

Nicolao Georgio, potestati Laude (1).
Havemo inteso el parere tuo sopra el facto de Antonio Mozo et de quello altro prima destenuto per medesima cagione et, essendo de medesima opinione, cioè che siano state feminele parole et vane, non trovando vuy altro, siamo contenti et volemo che tu li devi liberare et metre in tua libertà. Mediolani, die xii septembris 1450.
Cichus.


Identificato come Nicolò Giorgi (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 389), tuttavia la sua lettera di nomina e l'inizio della carica (entrambi 1450 settembre 15) sono successivi di qualche giorno alla data della missiva registrata.