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411. Francesco Sforza a Giacomo Scrovegni da Padova e Battista de Burgo 1450 settembre 18 Milano

Francesco Sforza ordina a Giacomo Scrovegni da Padova e Battista de Burgo di distribuire equamente nelle varie località la gente d'arme.

Potestati Novarie (1) et comissario Olegii (2).
Fanno continuamente le zente d'arme nostre in le terre ove sonno logiate et etiamdio dela inequalità quale s'è observata nel logiare dele dicte zente et n'è suplicato vogliamo provedere ale predicte cosse, et perché ne pare bene ad provederli per ogni respecto, ve commetiamo et volemo compartiati le dicte zente in modo se observi equalità, et che neuno loco habia casone. Per parte de quella nostra comunità n'è facto lamenta per scripto et a boca dele grande estorsione, qualli one de lamentarse de essere più gravato del'altro et ultra el dovere, et ulterius provedati che dando li subditi nostri ale dicte zente logiamento, strame et doa stara de frumento ala mesura milanese ogni mese per boca viva cum el suo sacramento non sia molestati più oltra. Et per execucione de questa nostra voluntà ve carichiamo ve intendiati bene insieme. Havemo ben caro che, bisognando alle dicte zente d'arme vino o altro, ne glene sia dato a credenza sopra li pigni suoi. Mediolani, die xviii septembris 1450.
Cichus.


(1) Identificato come Giacomo Scrovegni da Padova (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 292).
(2) Identificato come Battista de Burgo (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 304).