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42. Francesco Sforza al luogotenente e al podestà di Alessandria 1450 agosto 5 Milano

Francesco Sforza ordina che Domenico d'Alessandria, suo uomo d'arme, goda delle esenzioni degli altri pari colleghi d'arme.

Locuntenenti et potestati Alexandrie (1).
Cum grande instantia ne ha richesto Dominico d'Alexandria, nostro homo d'arme, che non vogliamo farlo contribuire alle taxe delle gente d'arme né a prestiti né altre spese extraordinarie, come è usanza che l'altri nostri homini d'arme sonno preservati da simile spese. Et perché la richesta sua ne pare honesta, volemo et siamo contenti che a mò in antea non debiati astringere dicto Dominico a taxa veruna né prestito né altra spesa extraordinaria, come havemo deto de sopra, perché nostra intentione è che non sia pezo tractato né in pegiore condictione che l'altri nostri homeni d'arme. Mediolani, v augusti 1450.
Cichus.


(1) Non identificato (la carica è segnalata da SANTORO, Gli uffici, p. 528, dal 1450 novembre 20 con Bartolomeo Porro).