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424. Francesco Sforza a Manfrino e Rinaldo Beccaria 1450 settembre 18 Milano

Francesco Sforza ordina a Manfrino e Rinaldo Beccaria di consegnare al podestà di Lomello un loro famiglio che, oltre a rubar loro «certe galline», ha molestato due domestiche e la moglie di Giacomo Beccaria.

Domino Manfrino et Raynaldo, fratribus de Becharia.
S'è lamentato da nuy Matheo de Becaria che per uno vostro fameglio è facto insulto a doe fantesche et etiamdio ala mogliere de Iacomo, suo fratello, cum saxi et parolle vituperose, cazando fino a cassa, lamentandose esse de certe galline a loro tolte. Dice etiamdio ch'el dicto fameglio va a cercho cum l'arme per cometere scandalo contra l'ordini nostri, le qual cose havemo moleste et non intendemo de patire per modo alcuno. Pertanto, essendo così, ve comettiamo et volemo destegnati el dicto fameglio et lo mandati a Lomello in le mane del nostro podestà (1), aciò lo possa punire segondo vole la rasone et farlo pentire dela sua temeraria presumpcione. Mediolani, xviii septembris 1450.
Cichus.


(1) Non identificato (la carica non è segnalata da SANTORO, Gli uffici).