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428. Francesco Sforza a Giacomo Scrovegni da Padova 1450 settembre 19 Milano

Francesco Sforza comunica a Giacomo Scrovegni da Padova che Giovanni Angelelli da Bologna non deve essere punito per la sua assenza.

Potestati Novarie (1).
Havendo noy ad opperare lo egregio doctore nostro dilecto misser Iohanne di Angilelli, olim podestà (2) de quella nostra cità, il perché al presente lui non pò retornare là, como dice havia promesso et dato segurtà, volemo et dechiaramovi per questa che non tornando lui al tempo ordinato nostra intencione è non sia preiudicio né pena alcuna a lui né alla segurtà, et che questa sua absencia non incorra in cossa alcuna, perché, como sia expedito, noi lo faremo retornare là. Data Mediolani, die xviiii septembris 1450.
Cichus.


(1) Identificato come Giacomo Scrovegni da Padova (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 292).
(2) La carica è segnalata da SANTORO (Gli uffici, p. 292), ma Giovanni Angelelli da Bologna non compare tra gli officiali elencati.