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449. Francesco Sforza a Nicolò de Calcaneis 1450 settembre 20 Milano

Francesco Sforza ordina a Nicolò de Calcaneis di appurare se Giovanni della Porta di Valenza nel ritorno da Viadana abbia portato zafferano, del che lo accusano i dazieri piacentini, e se innocente gli venga rilasciata la nave.

Referendario Placencie (1).
Ne ha significato Zohanne dala Porta da Valenza che avendo lui conducto a Viadana per aqua certi balistreri sotto salvoconducto del'illustre signore misser Carlo da Gonzaga, in la soa ritornata indreto gli è stata retenuta la nave a nome deli dacieri de quella nostra cità per casone, como lor dicono, che habia conducto in zuso zafrano senza pagamento de dacio, et perché lui nega havere conducto alcuno zafrano et altro de che se paga dacio et essendo così non saria honesto fose constrecto ad alcuno pagamento, te cometiamo et volemo che essendo como lui dice, cioè ch'el non habia conducto cosa alcuna in zoso da pagare dacio, provedi non gli sia dato impazo alcuno, immo gli sia relaxata la dicta nave. Data Mediolani, xx septembris 1450.
Cichus.


(1) Identificato come Nicolò de Calcaneis (cfr. SANTORO, Gli uffici, 491), tuttavia l'inizio della sua carica (1451 gennaio 1) è successivo alla lettera di nomina (1450 giugno 13) e alla data della missiva registrata.