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460. Francesco Sforza a Pasquale Malipiero 1450 settembre 21 Milano

Francesco Sforza certifica a Pasquale Malipiero che i soldi, dei quali si imputa il furto all'uomo d'arme Franceschino Matto, sono pervenuti ad Antonio Nardi, suo condottiero. Venga, perciò, restituito il cavallo al proprietario, Cristoforo da Cremona.

[ 159r] Magnifico domino Pasquali Mariperio.
Magnifice et generose vir tamquam frater noster carissime, per Franceschino Matto, homo d'arme, del quale scrisse la magnificencia vostra a nostro figliolo Tristano, che l'haveva robato xxiii ducati ad uno saccomano, et cetera, siamo certificati, tum per sacramento suo tum etiam per testimoni, che dicti denari sonno certi esser pervenuti in Nardo Antonio, vostro conductero, dela qual cosa essendone nuy talmente certificati ne pare ch'el dicto Franceschino Matto più non gli sia obligato. Il perché confortiamo et pregamo la prefata magnificencia vostra, dappuoy che li dicti denari sonno in el predicto Nardo Antonio, voglia operare et fare ch'el cavallo sia mo restituito et che lo rehabia Christoforo da Cremona, nostro conductero, de chi è, como siamo certi farà. Data Mediolani, die xxi septembris 1450.
Cichus.