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462. Francesco Sforza a Matteo de Curte 1450 settembre 21 Milano

Francesco Sforza, al di là della superflua scusa, si compiace di accordare a Matteo de Curte il permesso di portarsi al servizio del duca Ludovico di Savoia.

[ 159v] Domino Matheo de Curte.
Veduto quello ne scrivite per una vostra continente doe parte, cioè la excusatione vostra del non essere venuto da noy, et la licentia quale ne richiedite del'andare ad servire lo illustre signor miser lo duxe, respondemo, quanto ala prima, che nuy havemo grata et accepta la dicta vostra excusatione, bench'el non bisognasse farla, perché cognoscemo el bono animo et sincera dispositione vostra et sappiamo che, si legitima casone non fusse intervenuta, saresti venuto ad ogni modo. Ala parte del'andare a servire el prefato miser lo dusse, dicemo che questo ne piaze et ve ne concediamo piena licentia, perché desiderio nostro seria sempre de compiacere al prefato signor miser Ludoico et anchora havemo caro l'honore et bene vostro, repudandoce che, essendo vuy cum la signoria sua, siati cum nuy. Data Mediolani, die xxi septembris 1450.