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51. Francesco Sforza a Lancillotto Beaqui e Andrea Simonetta 1450 agosto 7 Lodi

Francesco Sforza ordina che Taddeo non lasci Monza senza suo permesso.

Capitaneo et castellano Modoetie (1).
Dilecti nostri, havimo inteso ne ha facto rechiedere che darà securitade sufficiente de non partirse de Monza senza nostra licencia, facendolo nuy cavare della rocha. Pertanto siamo contenti et per questa vi dicemo debiati togliere securitade sufficiente per 4000 ducati dal dicto Thadeo che non se partirà senza nostra licencia de Monza per modo ne siati bene cauti et securi. Et quando habbiati dicte securitade, siamo contenti lo liberati della rocha, cioè che lo lassati andare nella terra, essendo voi securi, como havimo dicto, ch'ello non se parterà de Monza senza nostra licencia et observarà le confine ordinate, rispondendone como haveriti facto. Laude, vii augusti 1450.
Cichus.


(1) Identificati come Lancillotto Beaqui e Andrea Simonetta (cfr. SANTORO, Gli uffici, pp. 196 e 599).