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540. Francesco Sforza ad Andrea da Foligno 1450 settembre 30 Milano

Francesco Sforza risponde alle lettere di Andrea da Foligno precisando: quanto al denaro che debbono i preti, si meraviglia che non lo abbiano ancora dato; quanto alla quantità di grano dovuta a Giovanni della Noce e a Cristoforo da Cremona, vuole che venga loro data senza intaccare il quantitativo dovuto al castello di Milano. Infine dagli ebrei non può avere in loco più di duecento ducati, per cui lo invita ad ottenerne di più, ma con belle maniere.

Ser Andree de Fulgineo, cancellario nostro.
Dilecte noster, havemo recevuto le tue lettere continente più parte alle quale respondendo, prima alla parte deli dinari deli preti, dicemo penitus che non volimo se dispona de dicti dinari se non quanto se contene in le littere del'assignatione de Antonio da Landriano, et bene se maravigliamo dela dureza de essi preti che ancora non l'habino dati. Fa aduncha che subito li pagano et de essi dinari non dispone se non quanto è dicto o scripto. Ala parte ch'el non se pò dare lo grano dela sua rata ad miser Zohanne dala Noce né ad Christoforo da Cremona, che non gli desse de quello volimo per lo castello de Milano, perché dice non gli n'è d'altro, se maravigliamo ché pur credemo ge ne deba esser quanto [ 175r] basta per questa, etiam senza tore de quello havemo ordinato per lo castello qua. Pertanto, secondo per altre te havemo scripto, mandane la raxone del dato et recevuto et omnino retrova quello de miser Zohanne dala Noce et Christoforo da Cremona. De quello del castello de Milano siamo contenti et volimo che ne dia queste due poste, tanti zoè alli nostri provisionati et alla squadra de Octaviano Vesconte secondo li bolletini te portarano. Ceterum, perché ali dì passati te scripsemo che desse ad Zohanne, camarero, dece moza de frumento et non fu specificato a quale mesura, volimo che tu intendi alla mesura lodesana et a quella mesura gelo dà. Per altre nostre te responderemo ale altre parte dele tue lettere et anche per queste. Al facto deli dinari deli zudei, nuy non trovamo poterne havere qua più cum ducento ducati, siché volimo che cum bon modo habi lo resto ma non vresemo che tu lo cavasse per meterli in persone né cum aspere extorsione, perché non potessero esser sforzati ma cum ogni altro modo honesto. Ala parte del caposoldo del frumento, restamo contenti che ne sia satisfacto ad quelli homini d'arme et vederemo de provedere ad Piziguitone per altra via. Finalmente fa per ogni modo et via che miser Zohanne dala Noce et Christoforo da Cremona habiano la sua taxa dela quale t'è scripto, et questo non manchi per cosa del mondo. Data Mediolani, ultimo septembris 1450.
Cichus.