Registro n. 2 precedente | 557 di 1791 | successivo

557. Francesco Sforza a Pietro Tebaldeschi da Norcia, Lancillotto Bossi e Gaspare Taccono 1450 settembre 1 Milano

Francesco Sforza ordina che si procurino per la sua casa 3.000 mogge di frumento, da pagarsi sull'entrata dell'anno corrente o di quello successivo.

Locuntenenti (1), referendario (2) et thexaurario Alexandrie (3).
Noi havemo de bisogno, per uso de casa nostra et per l'altre cosse importante al stato nostro, de moza tremilia de fromento, unde vogliamo debiati servare quello modo et via ve parerà più expediente, siché lo dicto frumento se habia prestissimo. Lo qual volemo pagati sopra l'intrate del resto del presente anno, e mancandove denari siamo contenti gli fati qualche assignacione sopra l'intrate del'anno da venire 1451. E vediti fare questa cosa più secretamente ve sia posibile, ad ciò non habia casone de incarirse lo precio. Et questo fati non manchi per cosa alcuna perché, como havemo dicto, è necessario che trovati le dicte tre milia moza de frumento in ogni modo, del modo gli haverite pigliato sopra ciò. Mediolani, die primo septembris 1450.
Cichus.


(1) Si tratta di Pietro Tebaldeschi da Norcia.
(2) Identificato come Lancillotto Bossi (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 530).
(3) Identificato come Gaspare Taccono (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 531).