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56. Francesco Sforza ad Atanasio Ferrari 1450 agosto 7 Lodi

Francesco Sforza ordina ad Atanasio Ferrari di restituire ai fratelli Boniforte e Giovanni Antonio Maletta i beni avuti da Ludovico de Postorioni da Parma e informi di chi altri ne avesse.

Atanasio de Ferrariis, civi parmensi.
Dilecte noster, como dei havere inteso li nobili Boniforto et Iohanne Antonio Maleta, nostri citadini pavesi, hanno sposate et tolte per soe legitime spose et mogliere Chiarabiancha et Anna, olim mogliere et figliola unica del strenuo Lodovico di Postorioni da Parma, per lo quale matrimonio essi iugali vengano ad hereditare tuti li beni mobili et immobili del dicto quondam Lodovico per respecto della dicta Anna, sua unica et legitima figliola. Et perché siamo certificati che tu eri amatissimo del dicto quondam Lodovico et non gli è alcuna persona meglio informata de ti delli beni lassati per esso, te cometiamo, carrichiamo et volimo che ad essi fratelli di Maleti non solamenti restituissi et assegni integramente tuti li beni del dicto quondam Lodovico che te ritrovi havere preso de ti, ma etiamdio gli dagi ogni expediente informacione de qualunche altro havesse deli dicti beni, como da loro et da suoy mesi sarai richesto. Et in questo non mancha perché, pertenendo a loro li dicti beni de rasone, nostra ferma disposicione è che omnino li goldeno, possedeno et habiano, et non habbi respecto alla legitima del figliolo, perché l'havimo facto annullare. Et aciò credere questo procedere de mente nostra, havimo sottoscripto la presente de nostra propria mano, ricordandote che quello bene faray alli dicti fratelli lo reputaremo lo faci a nuy. Laude, vii augusti 1450.
Franciscusfortia Vicecomes manu propria subscripsit.
Cichus.