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584. Francesco Sforza a Biagio Assereto 1450 ottobre 2 Milano

Francesco Sforza ordina a Biagio Assereto di vietare ai carrettieri, provenienti da Genova, di vendere, nel suo territorio, il sale destinato a Milano.

Domino Blasio Asereto Vicecomiti.
Siamo avissati da più parte che per li mulateri qualli conducano el sale da Zenoa ad quella vostra terra, quando sono iuncti lì, di sua auctoritate propria vendano sal ad chi ne vole, el quale dapoy ce conduce in el paese nostro in grande detrimento del'intrate nostre. E, quantuncha questo se faza contra l'ordini e decreti nostri, non dimanco perché non furo puniti quelli contrafano ardiscano de fare pegio ogni dì. Il perché, non disponendose per alcuno modo de patire questo per el grande detrimento ne segue al'intrate nostre, sì per mancamento de sale sì ancora per le frosacione ce cometano, e siamo certi questo se faza contra la voluntà vostra, ve carigamo et stringemo, perché siamo certi non mancho haviti care l'intrate nostre, che vogliati ordinare et provedere in modo che niuno ardisca vendere né comprare sale, qual se conduca ala predicta terra, de quello dela conducta nostra et se alcuno se retrovase qual contrafacese per alcuno modo ad questo nostro ordine vogliatelo far punire in tal forma non presumano per l'avenire far el simile, et siano exempio ad altri de non contrafare a questo nostro ordine, avisandone del'ordine haveriti posto sopra ciò. Mediolani, ii octobris 1450.
Cichus.