Registro n. 2 precedente | 608 di 1791 | successivo

608. Francesco Sforza a Melchiorre Lanzavecchia 1450 ottobre 6 Milano

Francesco Sforza ordina a Melchiorre Lanzavecchia di cessare di molestare i frati della Certosa di Pavia, che rivendicano di non essere tenuti a contribuire ai carichi statali.

Melchiori Lancivechie, esecutori.
Dilecte noster, ce hanno significato con grave querela li venerabili priore et monaci dela Certosa de Pavia che sotto generalità del clero de Mediolano tu l'hai molestato et molesti ogni dì, tenendoli li fanti im possessione et facendoli torre le cose loro. Et proinde rechiedono che li facciamo provedere oportunamente che non siano molestati ad instantia del dicto clero, con lo quale allegano non havere comertio alcuno né mai per lo passato havere contribuito con esso per carichi o spese alcune. Pertanto volemo che tu soprasedi de dare molestie alcune al decto monasterio dela Certosa, et subito li levi li fanti de possessione et li fazi restituire la bestia et ogni altra cosa che li fusse sequestrata, perché deliberamo far vedere se de iure son obligati insemi cum el dicto clero de Mediolano. Fa aduncha senza contradictione alcuna. Mediolani, vi octobris 1450.
Cichus.