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620. Francesco Sforza a Giovanni Mauruzzi da Tolentino 1450 ottobre 9 Milano

Francesco Sforza ordina, in seguito alla denuncia degli uomini di Bordolano, che la vertenza tra l'uomo d'arme ducale Schiavetto e Gentile sia risolta con l'allontanamento del primo.

[ 190r] Domino Iohanni de Tolentino, locumtenenti Cremone (1).
Più volte ne hanno facto querela li homini de Bordolano del facto de uno Schiavecto, nostro homo d'arme che allogia lì, de certa differentia che lui ha col magnifico Gentile et del menacciare ch'el dicto Gentile fa verso el dicto Schiavecto, per la qualcosa li dicti dubitano che per casone de lui quillo loco non venesse ad retenere qualche danno, o per via de farli brussare el suo allogiamento, che quando brusasse la stantia dove lui sta porriano ancora brusare delle altre, o forsi con farli qualche altro danno, et per dicta casone ne hanno pregato el voramo fare removere de lì. Pertanto volimo che vui servate modo et via secundo meglio vi parirà che vui levati el dicto Schiavecto de lì et che se li daga allogiamento in qualche altro loco, et questo fati non manche, actento etiam che li dicti ne dicono ch'el dicto Schiavecto gli fo loro gionto oltra la rata loro, con dire che l'averiano ad tenere pochi dì, siché per omni modo fati che sia remosso de lì. Mediolani, 9 octobris 1450.
Iohannes.