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688. Francesco Sforza a Battista Sabelleschi da Norcia e Giovanni Giordani da Pesaro 1450 ottobre 20 Milano

Francesco Sforza ordina a Battista Sabelleschi da Norcia e Giovanni Giordani da Pesaro che liberino il famiglio dei da Correggio dopo che abbia restituito i cavalli rubati a Cristoforo da Valera. Comunica d'aver scritto a Giovanni Zabolo di dare pane e vino per un mese ai fanti che si trovano lì.

[ 204v] Comissario (1) et potestati Parme (2).
Intendemo como vui haveti in presone uno fameglio de quelli magnifici zentil homini da Corregio qual ha furato al conte Christoforo da Valera dui cavalli, dela qual cosa lui meritamente meritaria la forca. Unde non volendo nui guardare al suo errore ma piutosto guardare a fare cosa grata ali dicti zentil homini, siamo contenti et così volimo che rendendo lo dicto fameglio li dicti dui cavalli al prefato conte Christoforo da Vallera vui non procedati più ultra contra lui, ma volimo como lui haverà renduti li dicti cavalli, como havimo dicto, lo debiati liberare. Ultra ciò scrivemo ad Zohanne Zabolo che debia provedere a quilli fanti sonno lì per le boche vive tanto de pane, vino per uno mese, siché solicitatello in modo che subito sia mandato ad execucione questa nostra intencione. Mediolani, die xx octobris 1450.
Cichus.


(1) Identificato come Battista Sabelleschi da Norcia (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 457).
(2) Identificato come Giovanni Giordani da Pesaro (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 459).