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694. Francesco Sforza al podestà di Alessandria 1450 ottobre 20 Milano

Francesco Sforza comunica al podestà di Alessanria di aver perdonato il cattivo comportamento di Dente d'Ossola contro il cavallaro dello stesso podestà, ma vuole sia ammonito affinché non lo rifaccia.

Potestati Alexandrie (1).
Nui havemo inteso l'acto dishonesto facto per Dente d'Ossola de quella nostra cità contra el tuo cavalero, et benché de questo facto nui siamo stati malcontenti et se ne siamo trovati de mala voglia perché non deliberamo comportare che homo del mundo presuma fare simili acti verso li officiali nostri, tamen siamo remasti contenti fargli gracia et perdonarli per questa volta. Et così volimo per dicta cagione non gli procedi contra altramente et faci casare et annullare ogni condennacione gli fosse facta per dicta casone, admonendolo in modo che da mo inanzi faza in modo non sentiamo più querella. Mediolani, die xx octobris MCCCCL.
Cichus.


(1) Non identificato (la carica è segnalata da SANTORO, Gli uffici, p. 528, dal 1450 novembre 20 con Bartolomeo Porro).