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695. Francesco Sforza all'officiale delle strade di Cremona 1450 ottobre 20 Milano

Francesco Sforza considerato il pessimo stato in cui, per negligenza, sono stati tenuti gli argini del Po con danno per i cittadini di Cremona e di Casalmaggiore, vuole che l'officiale delle strade di Cremona, con la partecipazione di Stefanino Zaccaria, podestà di Casalmaggiore, provveda sollecitamente al loro rifacimento.

Officiali stratarum civitatis nostre Cremone (1).
Havemo inteso che per incuria et negligentia deli officiali passati tuoy processori et de quelli a chi aspecta li arzeni del Po sonno guasti et desfacti in modo che ne resulta grande damno et detrimento cossì alli nostri cittadini de Cremona come etiandio a quelli da Casalmaiore, perché li dugali et conducti non pono discorere et irrigare per li campi come solevano, che ridonda etiandio in damno dele intrate nostre. Volimo adoncha et te commetimo [ 206r] che cum participatione et inteligentia de Stefanino Zacharia, nostro podestà de Casalmaiore (2), al quale havemo facto commissione a bocha sopra ciò, debiati trambe duy attendere et curare la refactione de dicti arzeni, ponendogli ogni cura, studio, diligentia et sollicitudine che dicti arzeni se reconzano presto. Data Mediolani, die xx octobris MCCCCL.
Cichus.


(1) Identificato come Giovanni Cipelli (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 414), tuttavia l'inizio della sua carica (1450 novembre 1) è successivo alla data della missiva registrata.
(2) Stefano Zaccaria è segnalato da SANTORO (Gli uffici, p. 435) quale podestà di Casalmaggiore dal 1451 gennaio 1.