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718. Francesco Sforza a Pietro Paolo Pontani da Spoleto 1450 ottobre 24 Milano

Francesco Sforza ordina a Pietro Paolo Pontani da Spoleto che ad ogni richiesta dell'abate di Civate, costringa i debitori morosi del monastero a pagare integralmente quanto dovuto.

Capitaneo Martesane (1).
El venerabile don Traffino dala Canale, abbate de Sanpetro de Chiva dice havere molti debitori in la vostra iurisditione per casone de fitti dala sua abbatia dali quali non pò consequire el debito suo, immo è menato per dilatione in suo gran detrimento et damno et ne rechiede vogliamo provedere ala satisfatione soa. Essendo aduncha honesta questa soa requisitione et degna de provisione, ve commectiamo et volimo che ad ogni richiesta soa et de qualuncha suo messo astrenzati tucti li soi veri debitori per tucti quelli remedii ve parirano expedienti a satisfarli integramente de tucto quello deno dare, procedendo in questo summarie et expeditamente et senza litigio et in modo che presto consegna el devere, perché come sapete le cose ecclesiastice meritano essere tractate favorevolmente et non essere conducte in longo. Mediolani, xxiiii octobris 1450.
Cichus.
In simili forma scriptum fuit Bartholomeo de Trovamalis sive eius locuntenenti in plebe Incini mutatis mutandis.


(1) Identificato come Pietro Paolo Pontani da Spoleto (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 203), tuttavia la sua nomina e l'inizio della carica (entrambe 1450 novembre 13) sono successivi alla data della missiva registrata.