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730. Francesco Sforza a Giovanni Mauruzzi da Tolentino 1450 ottobre 25 Milano

Francesco Sforza ordina a Giovanni Mauruzzi da Tolentino che, se la sicurezza lo impone, metta in prigione nel castello di Cremona il suo squadrerio Mazzaferrata.

Domino Iohanni de Tolentino (1).
El nobile Francesco Malecta, nostro famiglio, ce ha facto relatione de quanto gli havite scripto sopra el facto de Mazaferrata, vostro squadrero, e inteso tucto a noy pare che per ogni modo debiate pigliare de luy ogni migliore secureza che a voy sia possibile et non parendove poterne pigliare secureza quale vi satisfaza se non per destenerlo personalmente, destenitelo et fatelo mectere in quel nostro castello de Cremona in guardia de Bectuzo, nostro castellano (2), al quale scrivimo che lo accepti et luy et qualunch'altro che a voy parisse da essere destenuto per cose importante al facto nostro. Mediolani, xxv octobris 1450.
Cichus.


(1) Si tratta di Giovanni Mauruzzi da Tolentino.
(2) Identificato come Bettuccio Cortesi da Cotignola (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 634).