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731. Francesco Sforza ad Alberto Santi da Trezzo 1450 ottobre 27 Milano

Francesco Sforza ringrazia Alberto Santi da Trezzo per le notizie su Giacomo Piccinino. Ordina che metta pure nella lista delle altre cose le vacche di cui parla, inoltre dispone che, ritrovato il cavallo, glielo si rimandi. Ordina, infine, che gli uomini d'arme sistemati nella villa del protonotario, fratello di Giovanni Matteo Bottigella, siano trasferiti presso Luchina Dal Verme.

Alberto Sancto (1).
Havimo veduto quanto ne hay scripto de quello tu hay sequito circha lo facto de quelle cose de Iacomo Picinino. Dicemo che de tucto remanemo advisati e ne piaze quanto hay facto, et cossì volimo che quello groppo de vache che tu ne scrivi lo metti in la lista che tu hay facto del'altre cose et per ogni modo vedi che quello cavallo sia retrovato et mandalo qui da nuy senza che te scrivemo altro. Circha lo facto deli allogiamenti de quelli homini d'arme che tu ne scrivi, ti dicemo che loro hanno ragione et perché Iohanne Matheo Butigella da Pavia che l'allogiamento de quelli homini d'arme è stato più dì in una villa del protonotario suo fratello, e de ciò luy se grava assay per lo gran damno che ne receve, volimo tu vedi fare levare dicti homini d'arme de quella villa et allogiarli in li luochi dela magnifica madonna Luchina, perché la magnificencia sua ha dicto che ella ne he contenta. Data Mediolani, die xxvii octobris 1450.
Cichus.


(1) Si tratta di Alberto Santi da Trezzo.