Registro n. 2 precedente | 735 di 1791 | successivo

735. Francesco Sforza a Tommaso Tebaldi da Bologna 1450 ottobre 26 Milano

Francesco Sforza raccomanda a Tommaso Tebaldi da Bologna un poveracccio, a torto incolpato e bandito dalla sua terra. Impone che di quella persona non rimanga nessuna testimonianza scritta relativa alla sua condanna.

Thome de Bononia.
Dilecte noster, el povero homo presente portatore, chiamato Pedro da Ozonigo, ne ha supplicato flebili voce lo vogliamo per reccomandato cum sie che già circha dui mesi el dicto fosse inculpato a torto ch'el haveva rotta una presone et per questa casone fia messo in bando, in modo ch'el non ha potuto né pò repatriare. Et perché lo predicto Pedro ne pare poverissima creatura et persona che non possa fare né bene né male, misericordia moti gli havimo perdonato quando bene havesso commesso dicto excesso. Pertanto volimo, et per la presente te commandiamo, debbi far annullare et cassare ogni scriptura processo et condemnatione facta, et revocare ogni bando proclamato contra de luy in modo che per lo advenire non habia molestia alcuna. Data Mediolani, xxvi octobris 1450.
Iohannes.