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74. Francesco Sforza al luogotenente di Cremona e Andrea da Foligno 1450 agosto 13 Lodi

Francesco Sforza si dice soddisfatto del sussidio promesso dalla città di Cremona e ne sollecita la riscossione. Chiede ci si rivolga alla comunità ebraica per un'ulteriore contribuzione, ricambiandola con assegnazioni sulle entrate.

Locuntenenti Cremone et ser Andree de Folignio.
Havimo intiso così per vostre como per littere de quella comunità nostra la provissione facta conclusa per essa nostra comunità circa el subsidio richesto, et cetera. Et siando noy certissimi che habiati usato omni industria, cura, studio et dilligentia per haverlo più grasso, siamo contenti de quanto è facto et volimo che acceptate la proferta d'essa nostra comunità, ma sopratuto vedete che se scoda quanto più presto sia posibile, aciò che possiamo provederi a quelle nostre gente che restano ad havere la sua rata et che ce stimulano, et non mancho extimeno la presteza e la celerità dela cosa quanto la cosa propria. Siamo etiamdio contenti faciate quelle concessione domandano quilli nostri citadini de poter metre l'interciamento per lo dicto subsidio, dummodo non se metano su dacio che preiudicase al'intrate nostre. Et de questo havitene bona intelligentia cum Iohanne Boto, nostro Referendario generale. Gli concederiti anchora che se possano taxare fra loro et che tal taxa habia loco. Et perché essa comunità ce richede concediamo che se scoda le addicione della draparia de quella nostra cità, dicemo essere contenti, dum tamen [ 80r] fiat senza iniuria et senza preiudicio dele ragione de veruno, al che habiati bona advertencia. Ceterum, perché più è bona copia de ebrei in quella nostra cità le quali altre volte ce subvenero neli nostri bisogni, volimo che gli rechediate anchora de presente ad subvenirce di quel più potriti, facendoli bona assignacione sule nostre intrate de quanto ce subvenerano. Et ultra ciò volimo che assignati ad Theseo de Spoleto (1) conto de quello frumento se retrarà, ch'el possi satisfare a quilli de chi gl'havemo scripto. Laude, die xiii augusti 1450.
Cichus.


(1) Identificato come Teseo Pontani da Spoleto.