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753. Francesco Sforza ai Signori, ai Priori delle Arti e al Gonfaloniere di giustizia di Firenze 1450 ottobre 31 Milano

Francesco Sforza chiede ai Signori, ai Priori delle Arti e al Gonfaloniere di giustizia di Firenze una proroga di sei mesi per riscattare i pegni (argenteria e gioie concesse dal defunto marchese Lionello d'Este), impossibilitato a farlo al presente per le ricorrenti spese.

[ 218v] Dominis et prioribus Artium et Vexillifero iustitie populi et communis Florentie.
Excellens, et cetera, l'è gran tempo che la bona memoria del'illustre Leonello, quondam marchese de Ferrara, per subvenire ad uno nostro grave bisogno ne concedette alcune argentere et zoye, quale furono impegnate lì per certa quantità de denari a Bono, banchero, et mai non le havemo possuto rescotere per le conditione passate nì etiamdio gli havemo el modo de presenti per le nostre tollerabile spese, quale continuamente occorrono. Et perch'el termino de rescodere decti pegni ogni dì passa et cognoscemo le Signorie vostre essere prompte et calde in le cose nostre, però recorremo da esse confidentemente et le confortiamo et pregamo con quanta maiore affectione possemo gli piaza operare et provedere ch'el termino de rescotere dicti pegni (a) sia prorogato per sei mesi avenire. Gli piaccia etiamdio fra questo tempo usare ogni studio et diligentia in fare riscotere li denari del nostro servito vechio, quali ne sono assignati, et d'essi fare riscotere li dicti pegni, como siamo certi faranno per lo amore et dilectione quale ne portano. Nondimanco fra questo mezzo vederemo de provederli per altra via, quando altramente non se possa fare, ma, come è dicto, più grata ne seria la via dela dicta assignatione et così pregamo le Segnorie vostre voglano fare. Ali piaceri dela quale siamo continuamente aparechiati. Mediolani, die ultimo octobris MCCCCL.


(a) Segue depennato da tratti verticali a penna: ogne dì passa et cognoscemo le signorie vostre essere pronte et calde in le cose nostre, però recorremo da esse confidentemente et le confortiamo et pregamo con quanta magior affectione possiamo gli piaccia operare et provedere.