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756. Francesco Sforza al capitano di Casteggio 1450 novembre 2 Milano

Francesco Sforza ordina al capitano di Casteggio di non angariare la gente di Doverasco e si attenga a quanto gli diranno i referendari di pavia.

Capitaneo Clastigii (1).
Per parte del comune et homini de Doverascho n'è porrecto et facto grandissimi lamenti dele extorsione che tu gli fay o la famiglia tua in le execucione che hay a fare, le quale cose, cossì essendo, molto ne dispiaceno né volemole comportare, dove, intendendo che per ogni modo che questa cosa sia intesa et fazassi de rasone, havemo cometuto ali nostri referendarii a Pavia che dilligentemente se informano de questo et provedano che quelli homini non siano ultragiati. Pertanto te scrivemo et comandamote che a quanto te scriverano et mandarano dicti referendarii sopra de ciò exequisci como se nuy te scrivessemo. Data ut supra.
Cichus.


(1) Non identificato (la carica è segnalata da SANTORO, Gli uffici, p. 343 con Giovanni da Gavirano dal 1451 gennaio 1).