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758. Francesco Sforza alla comunità e ai Sei dell'officio della mercanzia di Firenze, a Cosimo de' Medici, Angelo Acciaiuoli, Boccaccino Alamanni e Nicodemo Tranchedini da Pontremoli 1450 novembre 3 Milano

Francesco Sforza raccomanda alla comunità di Firenze Giacomo da Piacenza e i suoi fratelli, in lite con l'erede di Umbertino Bardi, in modo che la loro vertenza venga rapidamente risolta.

Comunitati Florentie.
Siamo certi le signorie vostre siano informate de una differentia quale vertisse fra Iacobo et li fratelli da Piasenza, nostri citadini da una parte, et lo herede de Ubertino di Bardi, citadino de quella nostra città, dal'altra, per certa quantità de dinari che li dicti Iacobo et fratelli pretendeno havere dal predicto herede. Et benché nuy crediamo non essere necessario recommandare ale signorie vostre li homini et citadini nostri, li quali sonno vostri, tamen, perché dicti fratelli se agravano non esserli administrata in quella cità raxone né iustitia, et che sonno menati per litigio in modo che non possono consequire el debito suo et più che novamente gli è stato rotto uno salvoconducto senza alcuna denunciacione il quale gli haveva concesso già longo tempo fa le signorie vostre, la qual cosa credemo perhò essere molto aliena dala veritate, pregamo le signorie vostre vogliano in raxone havere recommandati dicti fratelli et farli administrare raxone summaria et expedita, ad ciò non siano menati più in longo et che la raxone, equitate et veritate habia loco, così per l'una parte como per l'altra, et niuna de quella se possa dignamente lamentare. Et per questa casone mandiamo dale signorie vostre Tristano da Dexio, nostro famiglio, presente latore, informato dela intentione nostra circha ciò, al qual piaza le signorie vostre credere et prestare piena fede quanto a nuy proprii. Mediolani, iii novembris 1450.
Cichus.
[ 220r] In simili forma scriptum fuit:
Sex deputatis ad officium merchancie Florencie,
Cosme de Medicis,
domino Angelo de Azayolis,
Bocchacino de Alamanis et
Nicodemo de Pontremulo, mutatis mutandis.
Cichus.