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780. Francesco Sforza a Giovanni Ceno da Varese e ai presidenti di Cremona 1450 novembre 3 Milano

Francesco Sforza ordina a Giovanni Ceno da Varese, referendario di Cremona, e ai presidenti della stessa città che informino dettagliatamente i Maestri delle entrate sulla quantità di denari e frumento avuti in seguito alla convenzione fatta con la comunità e il distretto di Cremona.

Referendario (1) et presidentibus Cremone.
Deliberando nuy de intendere ogni quantità così de frumento como de dinari ce ha havuta questo anno per la convencione sone facta ad nostro nome cum quella nostra comunità e del distrecto d'essa, ve cometiamo et volemo che havuta questa debiati particularmente mandare in scripto ali Maystri del'intrate nostre ogni quantità de dinari et frumento havuto per la predicta cagione et da cui et quando etiam ad chui è data, de quale mandamento et ordinamento et per qual vigore, in modo possiamo apertamente intendere el tuti et exequire quanto gli habiamo commisso. Et in questo non lassati per alcuno modo intervenga alcuno fallo né dillactione de tempo quantuncha minima, avissandone da poi del'ordine haveriti posto in questo et como haveriti facto. Mediolani, die iii novembris 1450.
Cichus.
Antonius.
Iohannes.
Iohannes Petrus.


(1) Identificato come Giovanni Ceno da Varese (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 411).