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784. Francesco Sforza al commissario della Martesana e Pietro Paolo Pontani da Spoleto 1450 novembre 3 Milano

Francesco Sforza si lamenta con il commissario della Martesana e Pietro Paolo Pontani da Spoleto, capitano della Martesana, di non aver impedito che si conducesse biada per Malgrate e Lecco fuori dal ducato di Milano senza pagamento di dazi, specie di quello della biada del lago di Como.

Comissario (1) et capitaneo Martesane.
Quantoncha ali dì passati più fiade ve habiamo commisso et scripto a vui, misser lo capitaneo, in modo che contra l'ordini et decreti nostri non ce potesse conducere alcuna [ 225r] quantità de biada per el loco de Malgrà et la terra nostra de Leuco fora del ducato nostro de Milano, nondimanco par se gline conduca molta quantità, non facto ancora el dicto pagamento così deli dacii de questa nostra inclita cità, como de Como, la qual cosa non solum ritorna ad diminucione per lo avenire per l'intrate nostre et deli dacii del presente anno, ma evacua el paeso nostro de biada. Il perché, non disponendose per alcuno modo de patire questo, de novo ve carichiamo et comandamo vogliati cum ogni opera, solicitudine et diligentia provedere che per li dicti loci non se possa conducere né se conduca alcuna quantità de biada contra li predicti nostri ordini se prima non sia facto el debito pagamento de dacii predicti et maxime del dacio dela biada del laco de Como, el quale per questo patisse mazor danno che li altri. Et in questo provideati in modo che non sentiamo più lamenta né ancora habiamo cagione de far repplicare tante littere, avisando dapoi li Maistri del'intrate nostre del'ordine havereti posto in questo. Mediolani, die iii novembris 1450.
Cichus.
Matheus.
Iohannes.


(1) Non identificato (la carica non è segnalata da SANTORO, Gli uffici).
(2) Identificato come Pietro Paolo Pontani da Spoleto (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 203).