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800. Francesco Sforza a Manfredo Astolfi e al podestà di Castelnuovo Scrivia 1450 novembre 6 Milano

Francesco Sforza impone a Manfredo Astolfi, podestà di Casei Gerola, di perseguire i debitori di Sceva de Curte, in modo che quest'ultimo possa ritornare presso il duca, che ha bisogno di impiegarlo in affari di stato.

Potestati Glarolarum (1).
Vederai le nostre littere patente havimo concesso al spectabile doctore nostro dilectissimo miser Sceva de Corte contra li suoy debitori. Et perché li havimo imposto ch'el retorni presto da nuy, havendo nuy bisogno de adoperarlo nelli importantissimi facti nostri, volimo faci omni execucione contra li dicti suoi veri debitori, in modo et forma ch'el possa retornar da nuy presto. Et non manchi, per quanto hai cara la gracia nostra. Mediolani, die suprascripta.
Cichus.
In simili forma, mutatis mutandis, potestati Castrinovi terdonensis (2).


(1) Identificato come Manfredo Astolfi (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 347).
(2) Non identificato (la carica è segnalata da SANTORO, Gli uffici, p. 524, con inizio 1471 agosto 1).