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815. Francesco Sforza a Gabriele e Lancillotto Bossi 1450 novembre 10 Milano

Francesco Sforza ammonisce Gabriele e Lancillotto Bossi di saldare il debito che hanno con Francesco da Fossato, che ha già accordato una dilazione.

Gabrieli et Lanziloto de Bosiis.
Vuy sapeti che altre volte ad complacentia de miser Aluysino et vostra nuy ve fossemo favorevole ad ciò non foste molestati per lo debito haveti cum Francesco da Fossato, nostro citadino, et fecemo opera cum lo dicto Francesco che ve expectasse per alcuni dì et questo facemo credendo nuy che dovesti essere valent'homini et observare la promessa. Adesso è stato da nuy el dicto Francescho, lamentandosse de vuy et dicendo che l'è passato el termino de duy mesi et tanto più quanto è da callende in qua et anchora non gli è facto el dovere, et suplica vogliamo provedere non sia menato più in longa. Pertanto, parendone giusta questa sua rechesta et non possendo più patire tanta instantia quanto el ne fa continuamente, ve confortiamo et admoniamo che subito et senza dilatione lo vogliati fare contento de quello debe havere, in modo non hahiamo più querella, certificandovi che non lo facendo vuy ne serà necessario provedere alla satisfatione sua per altra via nì poteremo fare altramente del nostro honore, advisandone dela receptione dela presente et dela intentione vostra circa ciò. Mediolani, die x novembris 1450.
Cichus.