Registro n. 2 precedente | 820 di 1791 | successivo

820. Francesco da Bologna a Francesco Sforza 1450 novembre 5 sine loco

Francesco da Bologna narra a Francesco Sforza il vano tentativo da lui compiuto per riavere i cavalli da Alberto Pio di Carpi.

Illustrissime princeps et potens domino et domino mi honorande, post humiles et debitas racomandaciones et humilmente piglarò segurtade dando aviso ala illustrissima vostra signoria circa al facto deli cavalli m'à retenuto quello de Carpi. Et similmente li mandai uno fameglio colla littera dela vostra signoria eccellentissima esso misser Alberto (1) essere trovato et non dimanco non li possi parlare et non possi intrare in Carpi. Ma perché le guardie dala porta mandarano dentro la dicta littera, dela quale stecte circa dui dì inanci havesse resposta nisuna, dapoi li dedi resposta a boca che per altri tempi era fugiti da lui certi cavalli [ 234v] in le terre dela segnoria vostra et che non ne ha may possuto avere ragio, siché ultimamente non le volia rendere, quapropter a me non pare che daga troppo audiencia ale littere d'essa vostra illustrissima segnoria. Pertanto supplico essa vostra illustrissima signoria che li piaza volermi avisare quanto ho ad seguire circa questa materia et quanto la illustrissima signoria vostra manderà tanto exequirò, ala qual humilmente me recomando integramente. Die v novembris 1450.
Servitor Franciscus de Bononia, conestabilis.
A tergo: illustrissimo ac potenti domino domino Francisco Sfortie Vicecomiti, duci Mediolani, Anglerieque comiti ac Cremone domino et domino nostro honorandissimo.


(1) Si tratta di Alberto Pio di Carpi.