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829. Antonio Birago a Francesco Sforza sine data [1450 novembre] sine loco

Lettera con la quale il mugnaio Antonio Birago denuncia ciò a cui il duca provvede con la missiva n. 829.

[ 236r] Havuto notitia come sabato domatina, a dì 6 novembris 1450, me fonno tolte due bestie, zoè uno mullo et una mulla, dentro da Bollà, cum stare xviii de mestura, zoè segalo et miglio et melego, ogni cosa insieme. Quando lo molinaro fo per darla ad chi l'era so, li fanti del capitaneo de Martesana (1) ce tolsano le bestie et la farina et menala via, del che prego la signoria vostra che ne voglia fare una littera che habia le bestie et la farina, perché la non è mia, ma è de tre persone: Cerutus, modio i; Petrus de Cuxano, stara vii; Balzarinus de Novate, stara iii.
Antonio da Berago, mulinaro (a).


(a) Il documento è allegato alla missiva n. 828.

(1) Identificato come Pietro Paolo Pontani da Spoleto. La sua lettera di nomina e l'inizio della carica sono entrambi datati 1450 novembre 13 (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 203).