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897. Francesco Sforza a Lanfranco Garimberti da Parma 1450 novembre 18 Milano

Francesco Sforza comanda a Lanfranco Garimberti da Parma, capitano di Novara, di costringere tutti quelli che lavorano a Sillavengo a contribuire al carico della gente d'arme.

Capitaneo Novarie (1).
Se grava el spectabile Bernabò da Sancto Severino et etiam el comune et homini del loco de Silanengo che molti sono in quello loco qualli gli hanno suoi beni et proprietate et fanno lavorerio a sua mane et nondimeno, sotto protesto che siano citadini de Novara, non voleno contribuire al carrico dele gente d'arme asieme cum l'altri del dicto loco de Silanengo, in grave preiudicio del'altri del dicto loco, et proinde rechedeno gli sia proveduto opportunamente. Volimo adoncha et te cometimo che provedi per ogni rimedio opportuno che li dicti che stano et lavorano nel dicto loco de Sillavengo e non veleno contribuire ali carichi sotto pretesto che siano citadini, come è dicto de sopra, siano artati a contribuirli, ita et quemadmodum fano l'altri qualli si appelano citadini in l'altre terre del novarese. [ 249v] Et circa questo fa tale provisione che né el dicto Barnabò né el dicto comune habiano cagione de gravarse né noy habiamo più cagione de scrivere sopra ciò. Mediolani, die xviii novembris 1450.


(1) Identificato come Lanfranco Garimberti da Parma (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 668).