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922. Francesco Sforza al podestà di Lacchiarella 1450 novembre 20 Milano

Francesco Sforza ordina al podestà di Lacchiarella di fare in modo che gli uomini del luogo diano mensilmente a Tommaso Moroni da Rieti, consigliere ducale, quanto stabilito, sia egli presente o non.

[ 253v] Potestati Lattarelle (1).
Volimo et cossì per questa ve commectimo et ordinamo che debiate exequire con ogni vostra diligentia et sollicitudine che la casa quali è stata ordinata al spectabile cavalero miser Thomaso da Riete, nostro consegliero (2), percipienda mensuatim dali homini de quella nostra terra, gli sia resposto integramente per lo avenire come li è stato facto per lo passato, siché mese per mese esse sia satesfacto dela dicta soa casa. Et si per lo tempo passato gli restasse ad satisfarlo de cosa alcuna, vogliate, senza de expectare de havere altra lettera né commandamento de noy, farlo integramente satisfare, siché lo dicto miser Thomaso se chiami contento. Et perché alle volte per nostre fazende ne accade tenerlo qua o mandarlo in altro loco, volimo in l'absentia soa gli usati più diligentia et sollicitudine che non faristevo in la sua presentia, perché stagando fora de lì sta cum mazore spesa che non sta quando esso dimora lì. Siché non manchi per cosa niuna. Mediolani, xx novembris 1450.
Cichus.


(1) Non identificato (la carica non è segnalata da SANTORO, Gli uffici).
(2) Si tratta di Tommaso Moroni da Rieti.