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938. Francesco Sforza al luogotenente di Alessandria e a Bartolomeo Porro e Lancillotto Bossi 1450 novembre 21 Milano

Francesco Sforza ordina al luogotenente di Alessandria e a Bartolomeo Porro e Lancillotto Bossi, rispettivamente podestà e referendario della stessa città, di restituire a Giuliano Ghiglino il bestiame, non costringendolo a pagare il sussidio.

Dominis locumtenenti, potestati (1), referendario Alexandrie (2).
Habiamo novamente intexo dal nobile dilecto nostro Iuliano Ghiglino como, non havendo luy possuto far presentare le nostre littere quale pridie scrivevamo a vuy, locotenente nostro, aciò gli facesseve restituire certo suo bestiame gli haveva tolto Antonello dal Borgo, nostro squadrero, per le qual nostre leterre volevamo ch'el dicto bestiamo liberamente gli fosse restituito et non gli fosse dato molestia alcuna per lo subsidio che debbe pagare quella nostra citade, attesa la exencione et promessa che ha dala dicta comunità, donec fusse dechiarato a cui spectasse de pagare, vedendo li soy lì ch'el dicto bestiame fidiva maltractato, gli anno rescosse con certe promesse et securtade de pagare dicto subsidio o de consignare esso bestiame, etiam non obstante littere che noy scrivessimo. Per la qual cosa, deliberando noy che al dicto Iuliano non sia facto torto, volemo et sì ve commandiamo expressamente che, non obstante alcuna obligacione, deposito o instrumento facto per veruno per casione del dicto bestiame verso lo dicto Antonello, per qualuncha modo sia facto, non faciate astringere esso Iuliano né le sue securtade ad consignare esso bestiame ho a pagare quella quantitade de danari gli fi comandato per esso subsidio. Volemo anchora che per dicto Antonello né per veruno altro non lasiate fare alli predicti molestia alcuna, quantuncha minima, fin a tanto non sia cognosuto et determinato se luy doverà pagare o non. Per la qual cosa si la dicta comunità pretende de havere rasone alcuna contra dicto Iuliano, per la qual il debia essere costrecto ad pagare per lo dicto subsidio, mandi qui da noy uno suo messo, perché, audita et intexa una parte e l'altra, li faremo quela declaracione che la rasone vorà. Mediolani, die xxi novembris 1450.
Iohannes.


(1) Identificato come Bartolomeo Porro (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 528).
(2) Identificato come Lancillotto Bossi (cfr. SANTORO, Gli uffici, p. 530).